HACCP – Sicurezza alimentare in periodo post covid
HACCP: cos’è e a cosa serve?
Prima di indicare quali modifiche ha subito il piano HACCP in periodo covid in Italia, è bene spiegare in cosa consiste e soprattutto a cosa serve.
L’acronimo HACCP riguarda l’Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici (Hazard Analysis Critical Control Point) in specifici contesti. Si tratta, in parole semplici, di un sistema di controllo che regola la condotta da seguire per produrre (e non solo) alimenti, avendo come obiettivo la garanzia della sicurezza igienica e della commestibilità.
In Italia tale argomento è disciplinato dal Decreto Legislativo 193/07 in sinergia con il Regolamento (CE) n. 852/2004. Essi infatti affidano alle varie aziende, la responsabilità di monitorare tutti i processi che interessano da vicino gli alimenti: fabbricazione, trasformazione, distribuzione, preparazione, preparazione, manipolazione, confezionamento, deposito, trasporto, vendita e somministrazione.
HACCP: cosa cambia dopo l’arrivo del coronavirus
Dopo l’arrivo del coronavirus, il manuale HACCP Covid 19 ha il compito di analizzare il rischio di contagio covid19 nei luoghi di lavoro, operando a braccetto con il Documento di Valutazione del Rischio (DVR).
Essendo il datore di lavoro, tenuto alla valutazione di “tutti i rischi”, deve ponderare bene anche quelli collegati agli agenti biologici, come ad esempio il covid, conoscendo e applicando le corrette prassi igieniche per limitare al minimo il rischio di contagio.
Ovvio è che non è sufficiente la sola formazione del personale, ma è necessario saper compilare la giusta documentazione, ovvero il Piano Autocontrollo Haccp, un elemento obbligatorio per lavorare nel rispetto delle normative in materia, disciplinate dall’apposito Regolamento CE.
Il Piano Autocontrollo Haccp consiste in un insieme di documenti, divisi in:
- Manuale di Autocontrollo Haccp, con funzione descrittiva
- Schede di Autocontrollo Haccp, documentazione operativa
Corsi HACCP – Quante tipologie esistono e presso chi farli?
A seconda del grado di manipolazione degli alimenti, in alcune regioni, i corsi di formazione per alimentaristi sono suddivisi in: Corsi HACCP Livello 1 e Corsi HACCP Livello 2.
Entrambi i corsi, per i quali è necessario rivolgersi ad un consulente esperto in sicurezza alimentare, insegnano allo studente come si redige un piano di autocontrollo, calibrato in base alle caratteristiche specifiche dell’attività alimentare analizzata.
La medesima figura professionale interpellata, ovvero il consulente esperto in sicurezza alimentare, sarà anche in grado di erogare corsi di formazione sia di primo che di secondo livello.
Mancato e/o errato Piano di Autocontrollo HACCP: le sanzioni
Come indicato nel Reg. (UE) n. 625/2017, ogni stato appartenente all’Unione Europea, stabilisce quante e quali sono le Autorità Competenti a cui affidare il controllo delle attività alimentari, stabilendo anche le sanzioni da erogare. Tali Autorità Competenti possono a loro volta delegare degli Organismi di controllo secondari.
Per le attività che omettono la redazione del Piano di Autocontrollo HACCP o che lo compilano in maniera errata, sono previste sanzioni amministrative da 1.000 a 6.000 euro.
Al fine di formarsi in maniera accurata e di imparare a compilare tale documentazione nel migliore dei modi, contattami e richiedi un preventivo personalizzato per la tua azienda.
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